Da quei fiori
sciolti
dalla luce della luna,
da quell’odore d’amore
esasperato,
immerso nella fragranza,
sorse
dall’albero del limone il giallo,
dal suo planetario
discesero i limoni sulla terra.
Tenera merce!
Si riempirono le costiere, i mercati,
di luce, di oro silvestre,
e aprimmo due metà
di miracolo,
acido congelato
che scorreva
dagli emisferi
di una stella,
e il liquore più intenso
della natura, intrasferibile,
vivo, irriducibile,
nacque dalla freschezza
del limone,
della sua casa fragrante,
Nel limone i coltelli
han tagliato
una piccola cattedrale
l’abside nascosto
aprì alla luce le acide vetrate
e in gocce
scivolarono i topazi,
gli altari,
la fresca architettura.
Così, quando la tua mano
impugna l’emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d’oro spargi,
una coppa gialla
con miracoli,
uno dei capezzoli profumati
del petto della terra,
il raggio della luce ch’è diventato frutta,
il fuoco minuto di un pianeta.
Pablo Neruda
Ingredienti:
- 3 kg di limoni biologici (Tenuta Bio Gambino)
- 1 Kg di zucchero
- 450 gr di miele d'acacia (Luna di Miele)
- 12 gr di fiori di gelsomino essiccati (Il Mondo delle Spezie)
- una manciata di foglie di menta fresca grossolanamente sminuzzate
Procedimento:
Almeno due giorni prima di preparare la marmellata lava bene i limoni, pratica su tutta la buccia dei forellini (anche utilizzando i rebbi di una forchetta) e immergili in acqua a coprire. Cambia l'acqua due volte al giorno, in questo modo eliminerai l'amaro e potrai utilizzare anche le bucce, per realizzare la tradizionale lemon marmelade all'inglese.
Taglia i limoni a fette e poi a cubotti non troppo piccoli e mettili in una pentola capiente con tutti gli altri ingredienti e cuoci a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Invasa bollente in barattoli pulitissimi (io li passo per un paio di minuti al microonde alla massima potenza per sterilizzarli), chiudili e tienili capovolti per cinque minuti, per far formare il sottovuoto.
Ho preferito non far precedere la ricetta dall'usuale introduzione, perché questa marmellata è così citrusy da poter essere descritta solo con le parole di chi a questo frutto, che tanto amo, ha dedicato un poema.
Come vedi, la percentuale di zucchero è molto bassa, si sente il profumo delicato del miele e del gelsomino, ma a prevalere è il gusto aspro del limone.
Se non sei amante del "dolce troppo dolce" è perfetta per illuminare d'ambra la prima colazione, spalmata su biscotti o sfoglie integrali, come le Croccavita Arol al muesli, ruvide e punteggiate di semini: fibre, pochi glucidi e via ogni senso di colpa per l'imminente prova costume, che poi a giudicare dal meteo sarà più che altro una prova impermeabile.
Se invece preferisci ingentilirla un po', puoi usarla per guarnire graziosamente delle delicate verrines di ricotta.
Avevo della ricotta fresca, di quelle a filatura un po' grossa, che profumava proprio di latte... non è cosa facile da trovare in città, se lavori fino a sera tardi e il più delle volte fai la spesa di corsa in un centro commerciale, in orari pellegrini in cui i banchi del fresco sono ormai disadorni.
Non è cosa da rovesciare in un impasto, mescolata con altri ingredienti e da cuocere, non volevo usarla per "amalgamare", volevo affidare alla mia ricottina un ruolo da protagonista.
L'idea di partenza era preparare la cassata, salvo accorgermi che il procedimento era un filo più lungo di quello che credevo, tipo quelle tre-quattro ore in più...
Mi sono risolta, quindi, in favore di alcune verrines, semplicissime da preparare (ci vuole solo un po' di pazienza per disporre gli strati con garbo) e che, come desideravo, lasciano quasi intatto il sapore della ricotta in purezza: l'ho mescolata con poca stevia e un po' di cocco, in onore del memorabile abbinamento che ti ho proposto qualche giorno fa, ho aggiunto delle ciliegie che avevo comprato la sera prima, un minuto prima che l'ambulante sbaraccasse, e, come sempre, per foderare il fondo delle verrines ho utilizzato un prodotto pronto (trovo complicato preparare un disco di pan di spagna già con l'idea di ridurlo in frantumi per fare una base).
Mi sono risolta, quindi, in favore di alcune verrines, semplicissime da preparare (ci vuole solo un po' di pazienza per disporre gli strati con garbo) e che, come desideravo, lasciano quasi intatto il sapore della ricotta in purezza: l'ho mescolata con poca stevia e un po' di cocco, in onore del memorabile abbinamento che ti ho proposto qualche giorno fa, ho aggiunto delle ciliegie che avevo comprato la sera prima, un minuto prima che l'ambulante sbaraccasse, e, come sempre, per foderare il fondo delle verrines ho utilizzato un prodotto pronto (trovo complicato preparare un disco di pan di spagna già con l'idea di ridurlo in frantumi per fare una base).
Per richiamare l'aroma della crema di ricotta ho utilizzato delle fette sottili di OMamma al cocco, una decadente torta a quattro strati, che ho modellato sul fondo del bicchierino (l'impasto è molto morbido).
OMamma esiste anche in altri gusti (Cioccolato, Stracciatella, Agrumi e Tiramisu), così puoi anche scegliere quale si addice maggiormente al tuo dessert, se ne sfrutti un po' per ricavare le basi.
Ne è nato un dessert fresco e leggero, non troppo dolce, quasi un semifreddo.
A fianco una Benedektiner fruttatissima, la classica weisse molto bilanciata, non troppo amara, ma nemmeno pastosa, che ripulisce il palato dagli eccessi untuosi dei piatti bavaresi più tradizionali, ma che si presta anche al languore di una crema fresca che profuma d'estate.
Ingredienti:
- 4 fette di torta al cocco (OMamma Freddi)
- 350 gr di ricotta fresca (Caseificio Pugliese Conrado)
- 3 cucchiai di stevia (Misura distribuita in Italia da D&C)
- 2 cucchiai di coco rapé
- una ventina di ciliegie denocciolate
- marmellata di limoni
Procedimento:
Fodera le basi delle verrines con la torta, modellandola bene affinché copra tutto il fondo.
Lavora la ricotta con la stevia e il cocco fino a darle una consistenza cremosa.
Versane una metà sulle verrines, poggiavi sopra le ciliegie a metà, con la parte del taglio rivolta verso il basso e ricopri con la crema rimanente.
Guarnisci con la marmellata di limoni.
Se non servi subito le verrines, puoi conservarle in frigo, coperte da un foglio di pellicola, per una giornata, ma ricordati di riportarle a temperatura ambiente prima di portarle in tavola.
16 commenti:
Non avrei potuto chiedere un inizio di giornata migliore... Ti adoro.
Buon mercoledì!
Buongiorno Serena!!! questo post è sconvolgente per quanto è bello!
Ciao Serena, tutto perfetto!!! Le foto, la poesia (grazie), la marmellata e poi il dolce...una vera delizia!!! Sei fantastica!!!
Bacioni, buona giornata...
Ciao! freschissimo il post di oggi e la marmellata è una delle migliori per la stagione :)
bacioni
Che post da favola tesoro, la poesia, la marmellata e il dolce finale..uuna sinfonia di classe, freschezza e dolcezza!!Bacioni,Imma
meraviglioso questo post mia cara....e favolosa anche la marmellata (io adoro l'aspro degli agrumi!), per non parlare poi delle verrines............
ti abbraccio forte
Che belle foto Sere, sono rimasta incantata. E la marmellata deve essere favolosa, adoro la marmellata di limoni ma non la faccio mai perche' qua non si trovano buoni come quelli del sud
sono senza parole... sono estasiata da questi profumi e sapori che hai prodotto... complimenti...
Wow P.Neruda fa sempre un certo effetto.
Ottima la tua marmellata,davvero ottima,complimenti!
Z&C
sere ma che meraviglia hai preparato....sempre un vuolcano d'ideee tu! complimenti cara, bravissima...quanto vorrei assaggiare!
Dalla marmellata al dessert tutto delizioso, con l'aroma di gelsomino poi dev'essere fantastica!
Mmmm...che dessert delizioso, immagino il profumo con la marmellata di limoni! Un abbraccio!
mi hanno regalato dei limoni biologici, ora so che fine faranno!! Un abbraccio SILVIA
Di recente "mi sono convertita" ai dolci non troppo dolci, quindi saprei ben apprezzare le tue verrines ....
il profumo dell'estate è con il limone, dona freschezza e gusto.buonissime le verrine!
Penso che appena saro' sotto il mio albero di limoni avro' un gran da fare...quelli confit, la torta in cui si bucherellano prima le bucce..e poi questa marmellata...che carine queste coppette..un'alternativa al gelato...
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